Oltre 28 news pubblicate, 30.000 accessi unici, più di 100.000 pagine viste, quasi 6.000 follower distribuiti sui vari canali social.
Questi primi quattro mesi li abbiamo vissuti quasi in apnea e ci serve una piccola pausa per distendere gambe, braccia, matite e pensieri. Per rimettere in fila i tanti progetti nati nelle settimane, le storie da progettare per l’autunno, i festival da preparare e tante altre cose.
Oltre 28 news pubblicate, 30.000 accessi unici, più di 100.000 pagine viste, quasi 6.000 follower distribuiti sui vari canali social.
Questi primi quattro mesi li abbiamo vissuti quasi in apnea e ci serve una piccola pausa per distendere gambe, braccia, matite e pensieri. Per rimettere in fila i tanti progetti nati nelle settimane, le storie da progettare per l’autunno, i festival da preparare e tante altre cose.
Il 9 aprile abbiamo pubblicato Mediterraneo, un’infografica disegnata da Pietro Scarnera sulle morti dei migranti nel tentativo di raggiungere l’Europa. Quei giorni di inizio aprile erano un momento di quiete apparente nella tragedia che da decenni ormai si svolge quotidianamente nel Mediterraneo. Sapevamo che gli sbarchi e i naufragi, con l’avvicinarsi dell’estate, sarebbero ripresi, ma non potevamo immaginare una strage come quella che si è verificata il 19 aprile: 700 morti (ancora non accertati) per il naufragio più grave mai registrato nel mare nostrum.